Il Garante Privacy mette in stand-by l’erogazione automatica dei bonus sociali di energia e gas e chiede di fare alcune correzioni in materia di trattamento dei dati personali.
Al primo gennaio di quest’anno è infatti previsto il passaggio al bonus sociale automatico di energia, come annunciato anche dall’Arera (l’Autorità per l’energia). Questo permetterà di ampliare la platea degli aventi diritto a questa misura, una tariffa agevolata per le famiglie in disagio economico e sociale. La domanda non dovrà più essere presentata dai cittadini ma saranno incrociate in automatico le informazioni da Inps e Acquirente Unico.
Il Garante Privacy, a dicembre, ha espresso un parere sullo schema di trasmissione dall’Inps all’Acquirente Unico dei dati necessari al processo di riconoscimento automatico dei bonus nazionali per disagio economico; in tale parere si affermava alcune criticità riguardanti il trattamento di dati personali.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha sospeso momentaneamente tale operazione, poiché sono emerse alcune criticità nello schema di delibera predisposto da Arera in tal senso.
Nello specifico il dibattito è sulla gestione di dati estremamente sensibili relativi a persone e nuclei familiari vulnerabili, chiedendo alcuni adeguamenti affinché i dati sensibili trattati siano ridotti all’essenziale e siano fornite le necessarie informative agli utenti allo scopo di renderli consapevoli del fatto che i dati presenti nelle DSU siano trattati per erogazione dei bonus.