PRINCIPALI CAMBIAMENTI
Le nuove regole europee in materia di classificazione dei debitori in default” (o inadempienti) introdotte dall’Autorità Bancaria Europea (EBA) e recepite nel nostro paese dalla Banca d’Italia.
La disposizione stabilisce criteri più stringenti rispetto a quelli precedentemente adottati, e riguarda sia le imprese che i privati che hanno una linea di credito. Le nuove regole prevedono che la Banca classifichi automaticamente l’esposizione in “default” quando viene superata una soglia di rilevanza, tenendo conto dell’ammontare totale delle esposizioni creditizie che il cliente ha presso la banca.
QUANDO SI ENTRA IN “DEFAULT”?
Quando il cliente supera la soglia di rilevanza e presenta un arretrato da oltre 90 giorni consecutivi.
DA QUALE SOMMA SI APPLICANO LE NUOVE REGOLE?
Per i privati: Superiore ai €100 e superiore all’1% del totale delle esposizioni creditizie verso la banca. Per le imprese e partite Iva: Superiore ai 500€ e superiore all’1% del totale delle esposizioni creditizie verso la banca
Inoltre, non è più possibile compensare gli importi scaduti con le linee di credito aperte e non utilizzate (c.d. margini disponibili).
QUANDO SI ESCE DAL “DEFAULT”?
Quando l’arretrato viene regolarizzato e sono trascorsi almeno 90 giorni senza che si verifichino ulteriori situazioni di arretrato.
PERCHÉ È IMPORTANTE OSSERVARE LE NUOVE REGOLE DI DEFAULT?
Per evitare la classificazione a “default” e la segnalazione in Centrale Rischi di Banca d’Italia. La nuova classificazione, infatti, potrebbe rendere più difficile l’accesso al credito e la concessione di nuovi finanziamenti.
Consigliamo, quindi, di verificare frequentemente i saldi del conto corrente e di rispettare le scadenze di pagamento previste contrattualmente e il piano di rimborso dei propri finanziamenti.